
Prima, durante e dopo l'esposizione al sole: i consigli del Dermatologo.
A cura della dott.ssa Claudia Menicanti - Dermatologa -
Il sole è fonte di energia vitale ed esporsi ad esso produce liberazione di endorfine,
regola il ritmo sonno/veglia e stimola a livello cutaneo la produzione di vitamina D, indispensabile per il sistema osteo-articolare e il metabolismo. Ma il sole ha il suo lato oscuro legato soprattutto all’emissione dei raggi ultravioletti (UVA, UVB e UVC) che penetrano negli strati profondi della pelle e danneggiano il DNA cellulare, causando mutazioni irreversibili che possono portare allo sviluppo di tumori cutanei e precancerosi (in particolare basaliomi, spinaliomi e cheratosi attiniche). Inoltre un’esposizione intensa al sole favorisce lo sviluppo di fenomeni ossidativi che alla lunga alterano la struttura della pelle determinando formazione di rughe, lassità cutanea e discromie. Da circa trent’anni la ricerca scientifica sviluppa diverse strategie per contrastare e prevenire i segni del fotoinvecchiamento.
La prevenzione è l’arma più efficace
e i protettori solari topici (sostanze che, applicate sulla pelle, assorbono, riflettono o disperdono i fotoni della radiazione ultravioletta, evitandone la penetrazione cutanea ed impedendo così il danno attinico) rappresentano il principale ausilio ma, per ottenere il massimo beneficio e il minimo rischio, è opportuno seguire un percorso ideale che curi la nostra pelle prima, durante e dopo l’esposizione solare.
1. Prima dell'esposizione al sole
l’organismo ha bisogno di “fare il pieno” di sostanze antiossidanti in modo da avere un reservoire per far fronte ai danni ossidativi causati dagli UV. Tra i principali antiossidanti con effetto fotoprotettore ricordiamo
• Vitamine C ed E: agiscono sulla perossidazione lipidica
• Betacaroteni: utilizzati anche nel trattamento delle porfirie
• Polifenoli del tè verde: ritardano l’eritema solare
• Laminaria digitata: possiede attività foto e immunoprotettiva
• Resveratrolo: previene l’eritema solare
Un’integrazione per bocca, almeno un mese prima dell’esposizione al sole, con una o più di queste sostanze ha evidenze scientifiche nel limitare i danni sia acuti che cronici del sole sulla pelle.
2. Durante l'esposizione al sole
è necessario schermare la pelle in modo efficace così da stimolare gradualmente i melanociti a produrre melanina riducendo al massimo il danno dei raggi UV e infrarossi sui cheratinociti, questo inoltre garantisce una “tintarella” omogenea e duratura. È necessario scegliere fotoprotettori topici di alta qualità con alti livelli di protezione (SPF ≥ 25) da applicare circa trenta minuti prima di esporsi al sole e da riapplicare su tutta la superficie corporea ogni 2 ore e dopo ogni bagno. Inoltre è importante evitare le ore più soleggiate (dalle 11 alle 16); l’uso di cappelli è particolarmente raccomandato in anziani e bambini.
3. Dopo l'esposizione al sole
la pelle ha bisogno di sostanze nutrienti che ricostituiscano il film idro-lipidico alterato dell’esposizione solare in modo da ripristinare lo strato corneo, ridurre la perdita d’acqua dall’interno verso l’esterno, chiamata transepidermal water loss (TEWL), e quindi evitare lo sviluppo di xerosi cutanea. È importante scegliere creme emollienti di qualità, arricchite nella loro formulazione di diversi principi attivi (tra i quali ricordiamo urea, ceramidi, lattato di sodio, allantoina, vasellina, amminoacidi speciali ecc…) che ne aumentano le proprietà idratanti e ricostituenti la barriera cutanea. Si raccomanda di evitare prodotti fitoderivati che potrebbero irritare e/o sensibilizzare il paziente causando dermatiti da contatto, rispettivamente irritative o allergiche, nei peggiori dei casi fotoaggravate. L’idratazione dovrebbe essere eseguita almeno una volta al giorno su tutto il corpo, insistendo sulle zone più secche. Il momento più adatto per l’applicazione è a fine giornata subito dopo la doccia visto che la penetrazione è ottimale.
dott.ssa Claudia Menicanti
Dermatologo
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*photo credit: Luis Hernandez via flickr.com
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